Vicino a…
alla Sessualità di chi sta male
Il progetto vicino a.. nasce da CBF come un tentativo d rispondere a situazioni di difficoltà legate alla gestione della sessualità e delle sue espressioni in persone con severi disturbi mentali congeniti.
Il progetto si è articolato in tre grandi categorie:
1-Vicino a… la persona disabile
Ragazze e ragazzi con
• problematiche psicopatologiche come il Disturbi della Condotta Alimentare –DCA-
• comportamenti sessuali particolari e legati al deficit cognitivo e mentale ( es. esibizionismo, atti sessuali compulsivi etc.)
• la sessualità, che è per il disabile, bisogno come per qualunque altro individuo ma, la cui educazione, deve passare attraverso altri canali comunicativi.
2-Vicino a.. la famiglia del disabile
Il progetto prevede la possibilità di istituire un gruppo di operatori che possa essere vicino alla coppia con un figlio disabile, offrendo:
3- Vicino a… gli operatori della salute
• Formare operatori con competenze in
comunicazione
sessuologia
• Dare la possibilità agli stessi operatori di poter affrontare situazioni di disagio nella propria sfera personale e relazionale, insorte a seguito della vicinanza con persone disabili e le loro famiglie.
Il programma viene attuato a partire dal maggio 2013, dalla Società della Salute di Pisa, che organizza un I incontro
"Sessualità e Disabilità"
Docenti Ciro Basile Fasolo, Paolo Mirri, Flavio Pizzi, Nicola Marovelli
LA SESSUALITA’ UMANA.
Una visione biopsicosociale della persona.
I fondamenti della sessualità.
COSA E’ LA DISABILITA’?
Definizione e modelli di malattia, disabilità, handicap.
Lo spostamento dalla patologia alle componenti della salute.
LE MALATTIE GENETICHE
Nosologia ed eziologia.
SESSUALITA’ NELLA PERSONA DISABILE.
Il vissuto, le problematiche, le necessità individuali e dei sistemi familiari.
La sessualità nelle varie tipologie di impairment.
IL RAPPORTO DELLA FAMIGLIA E DEGLI OPERATORI CON LA PERSONA DISABILE.
Una panoramica delle problematiche e delle false credenze.
Linee guida per un rapporto empatico.
Successivamente e per tre anni
fino al 2015, si sono svolti una serie di incontri con le famiglie e gli
operatori dei centri diurni.
L’esperienza umana e di contenuti emersi nella serie di incontri è stata notevole ed è sta interrotta solo per motivi economici.