La sessualità in persone con problematiche varie che porteranno ad un trapianto, e spesso si è in presenza di persone giovani, è molto frequentemente compromessa sia a cause delle espressioni generali della patologia primaria (vedi insufficienza renale o epatica) con i danni d’organo, cui non sfuggono i genitali, sia per le condizioni della persona indebolita nel corpo ed anche psicologicamente, sia per le componenti relazionali e sociali.
L’approccio, dunque, sai prima che dopo il trapianto alle problematiche sessuali e riproduttiva di uomini e donne deve improntarsi ad una comunicazione particolarmente appropriata, basata da una parte sulla esperienza e le evidenze scientifiche, ma adattata in maniera molto precisa sulla persona, un eventuale partner e/o i familiari dall’altra. Il concetto di terapia cucita sul paziente in queste situazioni acquista un nuovo e più importante valore strategico, in considerazione della particolare condizione biologica, psicologica, relazionale e scoiale di chi vive con uno o più organi trapiantati.
Così anni fa sorse la collaborazione con Lillo Di Puma e Federico Finozzi, periodo, esperienza e persone che ricordo profondamente.